Quando, nel 2008, ho installato il mio primo impianto fotovoltaico non esistevano le attuali tecnologie; l'utente finale, ovvero chi si trovava a dover gestire e capire le rese e le produttività di quella serie di pannelli installati sul suo tetto, non poteva capire se andava tutto bene, oppure qualche pannello lavorava male, oppure se era solo colpa della nuvolosità, oppure se era necessario un lavaggio. Sui piccoli impianti, quelli dai tre a sei kWp si doveva approssimare per forza senza capire mai la causa di eventuali cali di resa.

L'avvento sul mercato di sistemi come Enphase, Solaredge e tante altre marche di microinverter e ottimizzatori di potenza, ha cambiato il modo di monitorare l'impianto fotovoltaico. Si è passati da un metodo empirico (..forse sarà. .), ad un metodo certo è affidabile ( monitoraggio del singolo modulo).

Ogni utente può, attraverso un portale web gratuito, vedere lo storico delle produzioni, le ombre sull'impianto, il confronto con gli anni passati.
Il costo è maggiore di poco, ma ne vale sempre la pena.
In più, nello specifico Solar Edge, marchio israeliano di inverter leader nel mercato mondiale per la produzione di dispositivi ad alta tecnologia, ha finalmente risolto i dubbi sulla durata delle batterie di accumulo, utilizzando Tesla come partner per garantire fino a 10 anni lo storage pensile dal design accattivante che permette la quasi totale indipendenza energetica.